Bacchette 7 Chakra
Bacchette 7 Chakra
Le Bacchette dei Chakra sono strumenti di benessere energetico. Captano e immagazzinano energia per poi irradiarla con un bellissimo flusso di Luce. Possono essere usate per purificare e armonizzare i centri energetici del corpo, per rilassare le tensioni, per ricaricarsi energeticamente, per sciogliere i blocchi e mantenere il nostro flusso di energia a livello
Misura: 11 cm
Per purificare la pietra dall’energia assorbita
Per purificare la Bacchetta dei Chakra sarà sufficiente strofinarla delicatamente con un panno di cotone e lasciarla avvolgere dal fumo dell’incenso o del Palo santo.
Per ricaricare l’energia pranica della pietra
Posizionare la Bacchetta su una drusa di Cristalli di Ametista o su una drusa di Cristalli Ialini per circa 3 ore. In alternativa, esporre la Bacchetta alla Luce del Sole per almeno 3 ore, evitando che i raggi la colpiscano direttamente. Si può caricare la Bacchetta anche con l’energia della Terra sotterrandola per qualche ora, avendo cura di proteggerla dentro un sacchettino di cotone per evitare che la Terra si accumuli nei suoi interstizi. Un altro metodo efficace per ridonare energia alla Bacchetta è utilizzare il Reiki.
Avvertenza: le pietre sono personali, la loro energia benefica vibra e interagisce con l’energia di chi le possiede, armonizzandola, è bene non lasciarle maneggiare o toccare da altre persone perché potrebbero alterare la loro capacità di produrre gli effetti desiderati.
Nota Bene: le pietre sono tutte creature uniche, per grandezza, forma e gradazione di colore.
Pertanto le pietre inviate saranno simili (rispettando comunque le dimensioni indicate) a quelle mostrate in foto.
Le informazioni contenute in questo sito non sostituiscono i consulti e i consigli medici professionali o l’aiuto fornito dalla preziosa medicina ufficiale attraverso le cure e la diagnostica. L’uso mirato delle pietre e dei cristalli va inteso come supporto energetico di benessere alla totalità del nostro corpo che spesso sul suo piano fisico e per mezzo del dolore, ci insegna ciò che ancora non sappiamo sui suoi piani più sottili.